Presentazione
PERCHE' UN LABORATORIO
Il Laboratorio di Ricerca sulle Trasformazioni Sociali si è costituito nel dicembre 1998 per iniziativa del Prof. Paolo Giovannini. Il gruppo di collaboratori, che vi partecipa, ha prodotto negli anni una serie di ricerche legate dal filo rosso dell'interesse per le trasformazioni sociali, in vari campi: da quello del lavoro, a quello delle politiche pubbliche, sociali, economiche; dalla partecipazione sociale e politica alle implicazioni delle nuove tecnologie; dal fenomeno dello sviluppo alla cittadinanza e alle diseguaglianze sociali. La spinta a costituire un Laboratorio, che metta a frutto la connessione fra i diversi percorsi di ricerca seguiti, deriva dalla consapevolezza che la società italiana ed europea si trova oggi a vivere una serie di trasformazioni sociali, politiche, economiche e culturali difficilmente interpretabili entro i tradizionali schemi di analisi. Oltre ad un'attività di ideazione, di realizzazione e di coordinamento di indagini diversificate, il Laboratorio quindi tenta di promuovere una riflessione d'insieme sui risultati delle ricerche condotte, per contribuire ad una lettura il più possibile integrata dei processi di trasformazione in corso.
I tratti comuni alle esperienze formative e di ricerca del gruppo raccoltosi intorno al Laboratorio sono sinteticamente riconducibili a due linee guida:
- le molteplici relazioni fra locale e globale: anche in un quadro di globalizzazione, il livello locale costituisce uno dei terreni teoricamente e metodologicamente più promettenti per comprendere il senso del mutamento e soprattutto come esso è vissuto e reagito dagli attori individuali e collettivi. Sul piano operativo, questa impostazione porta ad
- articolare le attività del Laboratorio in studi locali, italiani, europei;
il confronto e l'individuazione dei possibili nessi fra approcci e interpretazioni differenti dei cambiamenti in atto, collegati al passaggio da una società industriale ad una convenzionalmente definita postindustriale. Ciò comporta per esempio la preferenza per un approccio empirico che integri metodologie qualitative e quantitative, analisi organizzativa e ricostruzione dei vissuti e percorsi individuali