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Laboratorio sulle Trasformazioni Sociali - CAMBIO

Mobilità sociale e analisi di rete

 

Il problema. Il tema della mobilità sociale è stato molto spesso affrontato a partire dalle dimensioni della formazione e del lavoro. Quest'area di ricerca si delinea a partire dalla convinzione che sia necessario portare l'analisi verso aspetti meno studiati ma sicuramente significativi dei meccanismi di riproduzione delle disuguaglianze (casa, socialità, sfera privata e affettiva) che consentono di restituire complessità a processi che sarebbe sbagliato interpretare come lineari e univoci. Carriere di formazione e lavoro possono connettersi ad altri processi di mobilità che non necessariamente vanno nella stessa direzione e che non vengono necessariamente avvertiti e vissuti con lo stesso segno o con lo stesso sentimento.

 

L'approccio seguito. Registrare e descrivere non solo eventuali percorsi di mobilità o stati sociali di immobilità ma anche di capirne le radici e i modi reali di concretizzazione sposta l'attenzione sul tema dei meccanismi che generano le diseguaglianze sociali, traducendosi, quindi, nell'adozione di un'ottica processuale che invita a identificare le diverse figurazioni sociali (e le loro mutazioni) cui il soggetto prende parte. Tali figurazioni prendono la forma di reti sociali, ed è proprio il tema delle reti a cui gli individui appartengono che rappresenta la chiave di approccio relazionale al tema della mobilità sociale Il tema della chiusura di classe, così centrale nelle ricerche più note sulla mobilità si specifica così come chiusura delle diverse reti cui il singolo appartiene, portando ad indagare il tema della inclusione/esclusione dalle diverse reti, le caratteristiche morfologiche di queste ultime (in termini di densità, centralità e molteplicità), i contenuti da esse veicolati e i meccanismi attraverso i quali operano, i gruppi sociali cui danno luogo (in termini di "insider" e "outsider"), nonché le relazioni che tra i diversi gruppi possono esserci a seconda delle reti che vengono prese in considerazione. Ricorrendo all' approccio biografico, le identità professionali, familiari, di ceto, religiose, di genere, di luogo, vengono considerate nella prospettiva del processo di individualizzazione del soggetto, che cercherà o rifuggirà, spingerà o ostacolerà le possibilità di mobilità. La mobilità, ascendente o discendente che sia, è anche sfida, rischio, abbandono di posizioni sociali (e di mondi) noti; implica dunque un adattamento che può ingenerare tensioni, sofferenze, e nelle sue espressioni più estreme vera e propria anomia. Di qui la necessità di interrogarsi anche su cosa possa significare per il singolo (e per gli individui famiglie) l'essere mobili o immobili, come essi percepiscano e definiscano il mutamento nella propria vita. In questo quadro interpretativo la famiglia viene intesa come un contesto dell'agire degli individui da traggono vincoli e opportunità. Nelle reti di parentela si sviluppano strategie anche di lunga durata, consapevoli o inconsapevoli, che coinvolgono più soggetti e generazioni, in rapporto al problema della collocazione di classe e della mobilità sociale.

 

Le metodologie. interviste biografiche; analisi delle reti sociali; valorizzazione dei dati empirici, mediante l'integrazione tra cosiddetti approcci qualitativi e quantitativi, e la logica di concettualizzazione ispirata alla Grounded Theory.


 
ultimo aggiornamento: 21-Gen-2011
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